giovedì 4 ottobre 2018

Salvini- Saviano (SA-SA) lo Jin e lo Jang della comunicazione da stadio.


Sa-Sa è un acronimo che ho appena creato per definire il tipo di comunicazione da stadio che si sta sempre più diffondendo in Italia, complici i mezzi di informazione mainstream (che in ciò hanno un interesse economico) e i social network che per loro natura stimolano gli individui a comunicare per slogan, penalizzando i tentativi di approfondimento. Ne viene fuori il Sa.Sa, una forma di comunicazione che divide il mondo in due: bianchi e neri, guelfi e ghibellini, buoni (chi scrive è sempre il buono ovviamente) e cattivi (sempre gli altri ovviamente), dove lo sbraitare qualsiasi cosa passi per la testa senza preoccuparsi se abbia o meno un senso compiuto, non solo è permesso ma quasi richiesto, illudendo i "postatori" di contribuire al dibattito culturale della società nella quale vivono.
I massimi esponenti di questa forma di comunicazione da stadio (che danno involontariamente i natali a questo acronimo) hanno stili opposti ma nella sostanza si ritrovano nella comunicazione Sa-Sa come le due facce della stessa medaglia.
Il primo (l'unico numero che gli si addica) è SAviano, noto scrittore il cui stile da profeta detentore della verità assoluta (antica malattia dell'intellighenzia di sinistra purtroppo mai curata) che evidentemente ormai cooptato anch'egli dalla malattia (un'altra) dei social spara ormai troppo spesso slogan privi di un sensato collegamento con i fatti e forte della credibilità acquisita nel tempo da tante meritorie iniziative, la butta sempre più frequentemente in "casciara", il lato oscuro (si fa per dire) dei social network. (Apriti cielo!)
Il secondo (ma solo perchè il confronto è a due) è SAlvini noto politico il cui stile, nonostante continui a ripetere di non essere Batman (ce ne saremmo accorti anche da soli), è proprio da supereroe: ora ci sono io e risolvo tutto io (antica malattia della destra anche questa purtroppo ancora priva di cure). Il Salvini forte dell'imprevista unzione popolare le spara a raffica basandosi certamente più sulla forza della quantità che su quella della qualità. La "casciara" è molto probabilmente un gene appartenente al suo DNA ed essendo praticamente nato sui social non può che trarne i relativi vantaggi.

I due come lo jin e lo jang (non me ne vogliano i cinesi) si inseguono da tempi immemorabili sui mass media, ma è solo ora che sono riusciti a stimolare la mia immaginazione creativa (haò, è sarcasmo!), cosa che ha permesso la creazione dell'acronimo Sa-Sa. In particolare sono stato stimolato dalle conseguenze mediatiche del caso che riguarda l'arresto del sindaco Lucano simbolo dell'accoglienza dei migranti in Italia. Il sindaco era stato più volte osannato da Saviano e una certa parte della sinistra, per il suo impegno sociale e definito un modello da imitare. Ora, caso vuole che qualche giorno fa sia stato arrestato per atti illeciti nell'esercizio delle sue funzioni pubbliche e ovviamente il Salvini ha subito colto la palla al balzo schierandosi subito con la magistratura (e ci mancherebbe, è un ministro della repubblica... anche se solo quando gli conviene!) e attaccando Saviano e i suoi amici buonisti, cercando di far passare il sindaco Lucano come un delinquente comune. Salvini ha cercato di strumentalizzare per ragioni ovviamente politiche e quindi di appropriarsi di un evento che invece nulla a che fare (lo vedremo tra poco) ne con lui ne con questo governo.... ma che importa, la casciara paga sempre.... almeno sui social e a quanto pare si tramuta in voti (sig!). Lo Jin Saviano ovviamente non può che inseguire lo Jang e abbocca volentieri e immediatamente senza risparmiarsi "l'arresto? un passo verso lo stato autoritario... il progetto del ministro Salvini si sta realizzando." e poi giù un altro slogan in stile Sa-Sa citando addirittura Bertold Brecht "Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere" sempre con il piglio del profeta detentore della verità assoluta... cercando al contrario di far passare i comportamenti illegali come meritori e giustificandoli con l'umanità e con la circostanza che il sindaco non ne abbia tratto benefici economici personali: "di quanti altri amministratori locali si può dire lo stesso" tuona il profeta Saviano. Come a dire che tutti gli altri amministratori locali sono tutti ladri! Addirittura.

Un attimo dopo sui social si scatena il tifo da stadio per l'una o l'altra parte contendente e a quelli che cercano di mantenere una posizione fuori dagli schemi guardando ai fatti e criticano Salvini vengono subito apostrofati come "buonisti rovina dell'Italia e roba simile", mentre chi critica Saviano viene più semplicemente e senza grande sfogio di fantasia apostrofato come "fascista fascista". E giù tutti sui social a sparare fesserie imitando i due untori del Sa-Sa e a inveire gli uni contro gli altri portando argomentazioni nel migliore dei casi improbabili e rocambolesche.

Proviamo l'esercizio di uscire dal Sa-Sa e a guardare con più obiettività possibile ai fatti.
1) l'indagine sul sindaco Lucano è iniziata nel 2017 quando il primo ministro era Gentiloni alias Renzi (la cosiddetta sinistra). A quei tempi Salvini era solo il leader di un piccolo partito di opposizione e aveva il potere del 2 di picche (mi dispiace per il due di picche, ma gli tocca).
2) E' la magistratura (non il governo), organo indipendente dello stato, che avvia le indagini e dispone gli arresti, in applicazione delle leggi vigenti varate dal parlamento da non confondere con il governo, che per chi non lo sapesse è un organo distinto dal parlamento.

Già da questi due elementi si evince che Salvini (e tanto meno il governo attualmente in carica) non centra assolutamente nulla con l'arresto del sindaco Lucano e quindi che le affermazioni di Salvini che cerca di accreditarsi l'evento per trarne vantaggio politico, sia quelle di Saviano che gliele accredita per evocare una deriva apocalittico autoritaria (Fascismo! Fascismo!) sono favole, fantasie buone forse per un romanzo o per qualche battuta da social. Per non parlare della citazione totalmente fuori luogo di Bertold Brecht "Quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa un dovere". Perchè fuori luogo? Perché Bertold Brecht ha vissuto nella Germania dell'est che è stata una delle dittature comuniste più estreme e autoritarie dell'era moderna occidentale. Ma noi oggi viviamo in una democrazia dove per cambiare le leggi devi "semplicemente" organizzarti politicamente e convincere gli altri attraverso mezzi democratici che ciò vada fatto.

Poi c'è la questione della moralità e della legalità che sono due cose diverse. Ciò che è morale è soggettivo. Ciò che è legale non lo è (a parte il ristretto ambito delle interpretazioni giurisprudenziali) perchè è determinato appunto dalla legge, che in democrazia viene varata dalla comunità dei cittadini (attraverso il parlamento), in base alle convinzioni morali che dominano in quel particolare momento storico in quella determinata società. Per cui se una comunità democratica ritiene che una legge sia immorale, cambia la legge non è che lascia che i singoli la infrangano. Se ognuno decide di infrangere la legge in funzione dei suoi riferimenti morali finisce lo stato di diritto e inizia il far west. Se tutti coloro che oggi contestano l'operato della magistratura nei confronti di Lucano si fossero adoperati nelle precedenti legislature a cambiare le leggi che oggi ritengono immorali, il caso Lucano non esisterebbe... Per cui è assurdo che tutti i tifosi di Saviano perlopiù quelli che ancora ritengono di essere di sinistra, si lamentino di ciò che sta accadendo a Lucano, dato che proprio la sinistra (PD) ha avuto la maggioranza parlamentare fino a ieri e non ha modificato le leggi nell'ottica dei comportamenti del sindaco che oggi soltanto ritengono essere umanamente talmente inderogabili da giustificare atti illeciti (in questo però Saviano se la prende anche con Renzi e company ma il "dettaglio" sfugge ai tifosi perchè l'importante è lo slogan, il titolo ad effetto, la citazione da riportare sul proprio post... il resto, beh chi se ne frega... e vai con il tifo da stadio!).

Poi riguardo alla disobbedienza civile di cui tanti cianciano solo ora, va ricordato che questa si fa alla luce del sole proprio per sfidare le leggi e avviare un processo di coscienza sociale che porti al cambiamento della legge, non si fa di nascosto, perchè in questo caso (anche se con buone intenzioni) è solo illegalità. Per capirci, Pannella non è che si faceva i cannoni di marijuana di nascosto per disobbedienza civile (quelli magari se li faceva per rilassarsi un po) ma se li faceva in pubblico, davanti alle forze dell'ordine, proprio per sfidarle, e veniva regolarmente arrestato, perchè è la legge! E lui lo sapeva ed era proprio quello lo scopo, finire in galera per sensibilizzare la società.

Infine riguardo agli illeciti commessi da Lucano, va detto che oltre alle carte d'identità false etc etc, argomento sul quale si soffermano Saviano e tutti quelli a favore della giustificazione umanitaria, il sindaco ha anche affidato dei lavori pubblici a chi ha voluto lui (argomento sul quale glissano volentieri tutti i pro Saviano-Lucano), saltando le regole che impongono che venga bandita una gara d'appalto e questo nonostante fosse stato avvisato dall'ufficio tecnico competente dell'illegalità del suo comportamento. Si tratta di circa un milione di euro.... non bruscolini... ma avete letto questa cifra da qualche parte? Silenziata! Ora si dirà che comunque anche questo è stato fatto a fini umanitari e magari è anche vero ma chiedetevi: la votereste una legge che permette a un sindaco di affidare milioni di euro di commesse pubbliche a chi vuole lui in base alle proprie convinzioni morali? 

Ma si possono fare tutte queste riflessioni per ognuno dei tanti casi che ci vengono quotidianamente dati in pasto dai giornali che vivono di questi scontri mediatici da stadio? 


E' la democrazia Bellezza.



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