mercoledì 1 luglio 2015

Giustizia - che differenza c'è tra Gianna Nannini e un rumeno?




Che il motto "la legge è uguale per tutti" fosse solo un motto ideale, lo si sa da tempo, ma a volte serve un confronto d'attualità per rendersi veramente conto di cosa ciò significhi.

Leggete i due articoli che seguono:

Ha rubato una barretta di cioccolato dagli scaffali di un supermercato nel centro di Arezzo e si è beccato una condanna a due anni per rapina impropria (con multa di 600 euro) ed è stato spedito in carcere. Protagonista un 25enne rumeno che forse mai avrebbe pensato che un peccato di gola gli poteva costare così tanto. La sentenza e' stata pronunciata oggi al termine del processo per direttissima davanti al giudice Piergiorgio Ponticelli. L' episodio e' accaduto lo scorso 19 dicembre. Il giovane era entrato in un supermercato del centro e aveva rubato la barretta di cioccolato. Il personale pero' lo aveva notato e aveva dato l'allarme. Alla vista dei poliziotti e dei carabinieri che venivano verso di lui, il ragazzo era scappato spintonandoli e facendo cadere un agente a terra. Raggiunto e arrestato dalla polizia, il giovane e' finito a processo per rapina impropria, accusa sostenuta in aula dal pm Bernardo Albergotti. Il giudice, dopo averlo riconosciuto colpevole e condannato, ha anche disposto per il romeno la custodia cautelare in carcere.
Tratto da: http://www.arezzoweb.it/2012/ruba-una-barretta-di-cioccolato-al-supermercato-e-finisce-in-carcere-72704.html

e ora il prossimo

Un anno e due mesi di carcere, con la sospensione condizionale della pena e senza che la condanna venga menzionata nel casellario giudiziario. Questa la pena che la cantante Gianna Nannini ha patteggiato nell'ambito del procedimento che la vedeva imputata per una maxi frode al fisco da 3 milioni e 750mila euro. La rocker senese e il suo poll di legali, guidato dall'avvocato Giulia Buongiorno, nei giorni scorsi avevano già raggiunto un accordo con la Procura di Milano che questa mattina il gup Fabio Antezza ha ratificato. Nell' ambito del contenzioso tributario, la rockstar aveva anche raggiunto un accordo con l'Agenzia delle Entrate, che aveva già risarcito. L'avvocato Bongiorno, in fase di indagine,  aveva anche depositato alcune fatture che l'accusa riteneva inesistenti. In questo modo, secondo la difesa, l'importo della presunta evasione si sarebbe ridotto a circa un milione di euro.
Tratto da:http://firenze.repubblica.it/cronaca/2015/06/30/news/fisco_gianna_nannini_patteggia_un_anno_e_due_mesi-118004239/


La differenza è che uno per una barretta di cioccolata finisce in carcere, mentre l'altra che ruba uno o più milioni di euro (l'evasione in sostanza è la stessa cosa) ovvero l'equivalente di qualche camionata  di barrette di cioccolata, non solo non finisce in prigione ma rimarrà anche con la fedina penale pulita! E questo perchè afferma che la frode l'ha fatta qualcun altro a sua insaputa proprio come quell'ex ministro al quale avevano acquistato una casa al colosseo a sua insaputa. E se il rumeno avesse detto che la barretta di cioccolato gliela aveva messa in tasca qualcuno a sua insaputa?

Pare che sia una questione di quantità. Si dev'essere così. Ai tempi delle grandi banche che stavano per fallire uscì il detto "troppo grandi per fallire" in pratica se un artigiano non può pagare fallisce e ne paga le conseguenze, se una banca non può pagare, invece di farla fallire e fargli pagare tutte le conseguenze la si sovvenziona con soldi pubblici, in pratica la si premia. E questo solo perchè è troppo grande?

Si, deve proprio trattarsi di quantità. Magari se il rumeno avesse rubato 75 tonnellate di cioccolata gli sarebbe andata meglio!

Chissà....

NB: la foto del rumeno riguarda un altro ormai pregiudicato beccato a rubare rame per strada. un ingente bottino di qualche centinaio di euro. ovviamente anche lui finito in carcere.